Il Coronavirus è un evento mai visto prima, che ha senza dubbio sconvolto l’intero mondo.
Purtroppo, però, le conseguenze di questa pandemia sono ben più gravi della sola emergenza sanitaria. Se chiudere la circolazione all’interno degli stati e imporre il distanziamento sociale è stata un’ottima idea per far diminuire il numero di contagi giornalieri, dal punto di vista economico sono stati però tanti i settori che hanno dovuto chiudere i battenti.
Tra questi, il mercato degli immobili è stato uno dei più influenzati. L’acquisto e la vendita di case è già di per sé un mercato molto complesso, che ogni anno subisce variazioni e fluttuazioni tali da concludere talvolta l’anno con dei guadagni, ed altre, invece, in perdita.
A questo si aggiunge il contraccolpo del mercato turistico. I due, infatti, sono in stretta correlazione soprattutto in determinate stagioni, con l’affitto di case vacanze che tuttavia ha gravemente risentito del Coronavirus.
Si stima infatti che quest’anno le vendite o gli affitti d’immobili siano scesi già di almeno il 15%, un dato davvero sostanziale in cui sono inclusi anche gli affitti di breve durate per le vacanze. Sicuramente si prevede un ulteriore aumento di questa percentuale, poiché le misure di sicurezza nel paese continueranno ancora per mesi.
Anche i dirigenti del mercato immobiliare concordano che il mercato ha subito un duro colpo nel primo trimestre dell’anno, e si prospetta un mercato con forti decrescite rispetto al precedente anno. Per tale ragione sono quasi certi che il mercato immobiliare si trovi in una sorta di stand-by per ancora molti mesi e che si possa notare una vera e propria ripartenza economica da parte di quest’ultimo soltanto alla fine dell’anno.
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