
Settimane frenetiche per il Governo, le prime di settembre. Nell’attesa che gli elettori si esprimano con il voto del 25 settembre, sono stati presentati al Senato gli emendamento al Decreto Aiuti-bis per modificare le norme sul Superbonus.
Nessuna proroga degli investimenti, quindi, almeno non al momento, ma un tentativo di risoluzione, almeno in parte, della nebulosa situazione riguardo alle scadenze del Superbonus, e le norme sulla cessione del credito.
Proroghe e cessione del credito: tutti gli emendamenti al Decreto Aiuti-bis
Il testo, dunque, è sempre quello del Decreto Aiuti-bis, e dopotutto sarebbe stato complicato modificarlo con le elezioni alle porte. La discussione, è prevista per il 6 settembre, e gli emendamenti interessati riguardano gli articoli 119 e 121 del Decreto Rilancio, per concedere più tempo alle detrazioni fiscali per gli interventi sugli edifici unifamiliari. La scadenza del 30 settembre 2022 per effettuare il 30% dei lavori verrebbe quindi rimandata al 31 dicembre, mentre la conclusione dei lavori per le unifamiliari sarebbe spostata al 2023.
Altri emendamenti mirano invece a risolvere definitivamente il blocco della cessione dei crediti. Se la super circolare n. 23/E/2022 dell’Agenzia delle Entrate ha dichiarato la responsabilità solidale di fornitori e cessionari che acquistano i crediti nell’applicazione dello sconto in fattura, alcuni emendamenti mirano a limitare tale responsabilità, soprattutto nei confronti dei cessionari che non abbiano avuto alcun ruolo nell’origine e nella fruizione di tali crediti, e con effetto retroattivo rispetto alla legge di conversione.
Al vaglio, inoltre, altre due modifiche per il Decreto rilancio, così da eliminare il blocco di sole tre cessioni dei crediti, e ampliare la platea di possibili soggetti dalle sole società appartenenti ad un gruppo bancario iscritto all’albo, a tutti gli organismi collettivi di risparmio. Si vorrebbe introdurre un ulteriore step di controlli, permettendo agli istituti di credito, o a quanti siano interessati dalla cessione dei crediti, di inviare tecnici abilitati che eseguano sopralluoghi sullo stato di avanzamento dei lavori. Se tale eventualità si realizzasse, l’Agenzia delle Entrate avrebbe allora 5 giorni di tempo dall’invio della documentazione per dare il via libera agli ulteriori ed eventuali controlli previsti dall’articolo 122-bis.
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